Recensione in Metal Hammer

Disco stranissimo questo degli Elend, band austro-francese in circolazione dal 1993: “The Umbersun” è infatti un album incentrato su composizioni classico-sinfoniche degne della colonna sonora di una maestosa produzione cinematografica, quale potrebbe essere, tanto per fare un esempio, il “Dracula” di Francis Ford Coppola. Episodio conclusivo della trilogia “Officium Tenebrarum” (i cui primi due capitoli sono stati “Leçons de Ténèbres” e “Les Ténèbres du Dehors”, entrambi pubblicati dalla Holy Records), “The Umbersun” è senza dubbio il disco che evidenzia al meglio le caratteristiche di questo gruppo decisamente fuori dal comune: basti pensare che per le registrazioni delle parti vocali sono stati impiegati addirittura trenta cantanti professionisti, selezionati tra gli iscritti alla Joyful Company of Singers (un coro britannico molto quotato a livello internazionale). Descrivere in poche righe la musica degli Elend è impresa che rasenta l’impossibile, anche perché i termini di paragone possono essere davvero… infiniti! Per farvi una vaga idea di ciò che troverete nelle nove tracce contenute su “The Umbersun”, provate ad immaginare il capolavoro degli Arcturus (“La Masquerade Infernale”) spogliato delle trame chitarriste e del drumming iper-tecnico di Hellhammer, ma con un utilizzo spropositato di strumenti sinfonici in più. Nelle note biografiche inviateci dalle Music for Nations si accenna anche alle mirabolanti esibizioni live che hanno visto protagonista la band negli ultimi anni: beh, onestamente, non riusciamo proprio ad immaginare cosa possa succedere quando questi tizi decidono di salire su un palco… L’unica cosa di cui possiamo essere certi e che di gruppi come gli Elend in giro ce ne sono pochi (se ce ne sono)…

Cristiano Bianchi
Metal Hammer N° 4/98 (Aprile)